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23/24 Ottobre – Ambiente e Salute: Inquinamento Indoor e rischi correlati

 

In data 23/24 ottobre presso la sala convegni, dell’Hotel Nettuno di Catania si è svolto l’interessante convegno su “Ambiente e Salute: Inquinamento Indoor e rischi correlati” organizzato dall’Associazione Italiana Donne Medico, sezione di Catania, di cui è Presidente la dott.ssa Claudia Pricoco.

L’incontro, si è avvalso della partecipazione di qualificati esponenti in materia di inquinamento ambientale, ha evidenziato come l’esposizione a sostanze nocive e tossiche presenti negli ambienti confinati può determinare un importante rischio per la salute umana.

Presente la Presidente Nazionale AIDM dott.ssa Caterina Ermio, che ha trattato gli effetti tossici di alcuni inquinanti ambientali sul sistema nervoso centrale nonché gli effetti genetici ed ereditari che possono derivarne.

Direttori Scientifici del convegno, le socie AIDM, dott.ssa Domenica Pulvirenti, Direttore UOC Ambienti di Vita e la dott.ssa Carmela Scavo, consigliere AIDM e responsabile dell’UOS igiene, sanità pubblica ed epidemiologia (ASP Catania).

Il primo intervento affidato al dott. Sergio Fuselli, coordinatore del gruppo di lavoro nazionale dell’inquinamento Indoor presso l’Istituto Superiore di Sanità, ha posto l’accento sull’importanza della qualità dell’aria in ambienti confinati e come la stessa, anche in presenza di bassissime concentrazioni di inquinanti, possa favorire l’insorgenza di eventi pericolosi per la salute dell’uomo, soprattutto nei soggetti fragili con particolari condizioni di suscettibilità e a più elevata permanenza negli ambienti chiusi.
Nell’ambiente domestico, infatti, ha sottolineato il dott. Fuselli, possono essere presenti concentrazioni variabili di un elevatissimo numero di inquinanti, alcuni dei quali, essendo estremamente tossici, persistenti nell’ambiente, soggetti a bioaccumulo, molti scarsamente biodegradabili, sono in grado di generare, in base alla tossicità, effetti sanitari acuti e cronici a breve e lungo termine, a secondo della loro natura, della concentrazione, del tempo di esposizione e della suscettibilità individuale.

A seguire è intervenuta la prof.ssa Marcella Renis, Ordinario di Biochimica dell’Università di Catania, ha evidenziato il ruolo dei metalli pesanti nell’alterazione dell’omeostasi e nella genesi di patologie di varie natura, in grado di determinare modifiche epigenetiche anche transgenerazionali.

Il dott. Di Stefano Rosario, Direttore UOC Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro, ha messo in evidenza la correlazione tra mesotelioma pleurico e le fibre di fluoroedenite presenti nelle abitazioni del comune di Biancavilla per l’utilizzo di materiale di costruzione prelevato dalla vicina cava. Studi condotti hanno rilevato che il tumore era presente con maggiore frequenza nelle donne in quanto più esposte per la loro prolungata permanenza nelle abitazioni.

Anche la prof.ssa Clorinda Mazzarino, Associato del Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologie dell’Università di Catania, nel suo intervento ha messo in evidenza

l’interconnessione esistente tra l’ambiente esterno ed il sistema immunitario, nella vita pre e post – natale.

Il prof. Giuseppe di Maria, Direttore UOC di Pneumologia si è soffermato sui rischi degli inquinanti ambientali e le patologie respiratorie.

La dott.ssa Gisella Summa, Dirigente Medico Psichiatra, ha evidenziato l’importanza di alcune sostanze tossiche nell’insorgenza delle malattie dello spettro artistico. La dott.ssa Caterina Gagliano, oftalmologo, ha sottolineato l’esposizione della superficie oculare, delicata area di penetrazione di sostanze nocive, causa sempre più frequente dalla “Sindrome del Dry Eye”.

In conclusione la stessa dott.ssa Domenica Pulvirenti, ha argomentato sulle priorità indicate dall’OMS nel corso dell’assemblea mondiale della sanità del 2015, indicandole come strumenti per contrastare i fattori di rischio ambientali. L’accento è stato posto sulla necessità di sensibilizzare gli operatori sanitari e ambientali e in la popolazione sulle opportunità di attivare idonee strategie anche politiche per la difesa e la salvaguardia della salute.

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